Tasse casa ereditata

Come quantificare le spese e le tasse di una casa avuta come eredità?
Quando si riceve in eredità un immobile uso abitazione non sempre si decide di tenerlo. Si potrebbe optare di cederlo per i più disparati motivi, quali ad esempio la sua troppa onerosità di mantenimento, anche dal punto di vista dell’impegno necessario per tenerlo in buono stato di conservazione.
Come sempre, quando si desidera svolgere una operazione immobiliare, bisogna tenere alta l’attenzione alle varie implicazioni che tale scelta comporta. Infatti sarebbe cosa sgradevole trovarsi a dover fronteggiare spese non preventivate dopo aver venduto l’immobile, con un ulteriore esborso di somme che farebbe vanificare il profitto ottenuto.
Spese di Successione
Per prima cosa bisogna calcolare l’importo delle tasse di successione. Queste variano in base al grado di parentela tra il defunto (de Cuius) ed i suoi eredi e sono da calcolarsi sulla base della rendita Catastale. Nel caso più comune in cui gli eredi fossero il coniuge superstite ed i figli la tassazione ammonterebbe al 4% della rendita rivalutata con l’aggiunta dei moltiplicatori Catastali per il valore complessivo dei beni caduti in successione di oltre € 1.000.000 per quota. Al disotto di tale valore esiste una franchigia per cui dovranno essere versate le sole imposte ipotecarie pari al 2% e l’imposta Catastale pari all’1 %, sempre della rendita rivalutata. A quest’ultime dovranno aggiungersi l’imposta di bollo, la tassa ipotecaria ed altri eventuali tributi speciali. Mano a mano che la parentela aumenta di grado, ovviamente le aliquote aumentano. Dopo la presentazione della dichiarazione di successione bisognerà presentare anche la voltura Catastale presso gli Uffici del Territorio competente, ovvero dove gli immobili sono situati.
La scadenza per la presentazione della denuncia di successione è stabilita in 12 mesi dalla data del decesso. Essa deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate competente per territorio ove era l’ultima residenza del defunto. Per la presentazione oltre 12 mesi sono previste delle sanzioni commisurate alla tardività. La scadenza della Voltura Catastale invece è di 30 giorni dalla presentazione delle denuncia di successione. Anche per la tardiva presentazione della voltura sono previste delle sanzioni, anche se di piccola entità.
Espletate le procedure fiscali della successione è bene porre l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali per poter addivenire alla vendita dei beni ereditati senza brutte sorprese.
Altre spese
Oltre alle spese di cui sopra bisogna tenere conto della trascrizione per l’accettazione dell’eredità. Per vendere un immobile avuto per successione si dovrà affrontare la spesa per la trascrizione dell’accettazione dell’eredità (nel caso più comune di accettazione tacita). Ciò è necessario per tutelare l’acquirente e, soprattutto, per il principio della continuità delle trascrizioni. Si ricordi che la trascrizione della denuncia di successione ha valore fiscale, mentre è la trascrizione per l’accettazione dell’eredità che configura il venditore come erede. Comunque la spesa da sostenere è circoscritta in alcune centinaia di euro.
Tutto ciò nel caso di successione per legge. Nel caso di successione testamentaria dovranno calcolarsi le spese Notarili per la pubblicazione del testamento.
Per il periodo poi di possesso dell’immobile dovranno calcolarsi le imposte, le tasse e oneri fiscali, i tributi locali, nonché le spese relative alla consulenza del professionista che è stato incaricato di gestire tutte le operazioni burocratiche e catastali. E’ bene tenere sempre presente, per i pregressi, che gli eredi sono chiamati in solido a rispondere di ogni qualsivoglia onere derivante dai beni avuti in eredità. La procedura di compravendita può perfezionarsi solo dopo avere regolarizzato completamente la posizione con il pagamento di imposte e tasse. Non ultimo andrà verificata la situazione dei titoli edilizi (regolarità edilizia) per poter effettuare la dichiarazione prevista in atto.
In conclusione per quanto possa apparire una fortuna, può succedere che una casa ricevuta in eredità si riveli invece un affare oneroso da valutare con attenzione.
Resta comunque valido il consiglio di rivolgersi ad un professionista esperto nelle materie legate alla vendita immobiliare ed alle normative relative, il cui costo permette di risparmiare tempo, evitare errori e procedere con tranquillità alla vendita dell’immobile ereditato.
Buonasera vorrei sapere se occupo una piccolo appartamento di mia zia morta da 7 anni di cui nessuno se ne a prese cura di niente intendo spese condominiali e manutenzione varie, pultroppo mia zie era vedova e senza figli, io sono disoccupata e o 58 anni e nn so come andare avanti, vorrei occupare la casa e occuparmi di tutte le spese accumulate in questi anni un po alla volta con un po di aiuto famigliare, lei pensa che sia una cosa sbagliata ? Grazie mille se mi risponde